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Daniela Conti, appartenente alla Direzione Nazionale UISP, racconta dell’originale manifestazione “Mondiali antirazzisti” che ogni anno raduna, in Emilia Romagna, dalle 5.000 alle 8.000 persone, giovani e appassionati delle varie attività sportive (calcio, basket, pallavolo, cricket, ed altre). Si tratta di un evento di grande valenza dal punto di vista dell’integrazione degli individui, voluta al di là di ogni apparente differenza tra loro. Un raro esempio di come si possa concepire e coltivare un’idea stupenda: quella di un’unica umanità che anche attraverso il gioco sportivo è capace di realizzare una convivenza civile, pacifica, libera, gioiosa e amorevole tra i suoi diversi componenti. Ai nostri tempi, pesantemente segnati da cinismo e corruzione dilaganti, suona come un “miracolo” che ridona speranza in un cambiamento “vero”, unificante e rigenerante.